Avanti adagio. La ripresa è in corso, ma gli effetti si vedranno nel medio periodo. Con miglioramenti dal 2021 e andamenti più consistenti nei prossimi 3-5 anni. Vale per il sistema economico ma anche per il settore immobiliare: compravendite in moderato aumento nel comparto residenziale e prezzi fermi. Sono solo alcune delle previsioni degli oltre 200 tra imprenditori e manager riuniti al 28° forum oganizzato da Scenari Immobiliari a S. Margherita Ligure.
«Il mercato immobiliare italiano – ha commentato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, nella giornata di chiusura del Forum – non smetterà di attrarre investimenti che nel 2021 privilegeranno in particolare i segmenti residenziale, logistico/industriale e terziario a Milano, così come a Roma, dove anche i mercati di nicchia si ritaglieranno una buona fetta del totale. Dal nostro sondaggio è emerso che l’eredità della crisi sanitaria si concretizzerà in un riequilibrio dei valori immobiliari, con un calo dei rendimenti sul breve periodo e più investimenti sul lungo, in nuove modalità di progettazione degli immobili, con una maggiore attenzione per la qualità del costruito in termini di comfort, ampiezza vani, spazi intermedi».
«Verranno penalizzati gli immobili in cattive condizioni con conseguente aumento sul mercato di quelli in disuso. Gli uffici dovranno essere ripensati in chiave smart working, sottolineando ancora di più la sicurezza e la salute dei lavoratori. Ci sarà un evidente rallentamento fino all’esaurirsi della pandemia – ha concluso Breglia – dopo di che il mercato vivrà un forte rimbalzo».
Quasi la metà (44%) degli imprenditori e manager intervistati durante il 28° Forum di Scenari Immobiliari prevede che il sistema economico italiano migliorerà leggermente nel 2021, mentre poco meno di un terzo (30%) prevede un leggero peggioramento. Aumentano gli ottimisti nel medio periodo (3-5 anni): più di 5 su 10 degli intervistati ipotizzano un piccolo miglioramento, mentre 2 su 10 una certa stabilità.